Latte bye-bye: il boom delle bevande vegetali

Hai notato che il numero di bevande vegetali alternative al latte è in costante aumento?

Se in passato era possibile acquistarle quasi esclusivamente nelle farmacie e nei negozi specializzati, magari lactose-free, oggi sono disponibili anche sui banchi dei comuni supermercati. Si tratta di bevande alternative, non di origine animale, ad alto valore nutrizionale, senza aromi e con un contenuto ridotto di grassi e zuccheri. Oltre 20 anni fa anche la FDA (l’agenzia americana responsabile del controllo degli alimenti) aveva riconosciuto che il consumo giornaliero di 25 grammi di proteine della soia abbasserebbe i livelli di colesterolo riducendo cosi il rischio di patologie cardiache.

Il latte di soia è stato nel tempo affiancato da molte altre tipologie di bevande. Si ha davvero l’imbarazzo della scelta: esistono bevande a base di riso, mandorle, anacardi, avena, cocco e altro ancora. Sono ottimi anche nella preparazione di alcune ricette, per renderle più leggere senza sacrificare il gusto.

L’esplosione del mercato testimonia una modifica delle abitudini alimentari e nel gusto anche nel mondo occidentale. Mentre originariamente si trattava solo di prodotti di nicchia, oggi le bevande vegetali sono diventate la prima scelta per molti consumatori che le prediligono per l’ampia varietà di gusti e per la loro naturale digeribilità. Un regalo prezioso per gli intolleranti al lattosio, i vegetariani e i vegani.

I gusti cambiano e cosi anche gli acquisti.

L’unico consiglio? Verificare sempre sull’etichetta i valori nutrizionali, accertandosi che non siano prodotti troppo ricchi di zuccheri addizionati.

Detto questo, il latte, quello vaccino, fa male?

Ultimamente è stato demonizzato, perché siamo gli unici mammiferi che bevono latte non materno. La maggior parte degli adulti, in effetti, non dispone di quell’enzima (LATTASI) che ci consente di digerire il latte vaccino (scindere il lattosio in glucosio e galattosio). Chi è intollerante al lattosio puo avere dei disturbi intestinali, non nocivi per la salute, sebbene fastidiosi. Le caseine sono le proteine maggiormente presenti nel latte. Anche queste sono state messe sotto accusa da alcuni studi, in particolare relativamente all’aumento del rischio oncologico, ma non è possibile generalizzare, bisogna considerare i singoli casi separatamente.

Per quanto riguarda l’osteoporosi invece, per anni è stato consigliato alle donne di bere latte per aumentare il calcio nelle ossa e prevenire l’osteoporosi. In realtà il latte non ha effetti positivi sulle ossa, ma nemmeno negativi, come alcuni sostengono. In realtà è lo stile di vita (l’attività fisica fin dall’adolescenza) a influenzare sensibilmente la prevenzione di questa malattia. Il calcio si puo assumere consumando cavoli, verdure a foglia verde, frutta secca e altri alimenti vegetali.

In sostanza il latte non fa ne’ male, ne’ bene, quindi come sempre vale la sensazione percepita dopo aver ingerito quell’alimento e, non da ultimo, il gusto personale. Quindi, via libera anche alle alternative e soprattutto a un’alimentazione VARIA ed equilibrata.

Buon sano appetito!

Team Centro Sportivo Minusio

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